LIBRERIA TARANTOLA SAS: Scheda prodotto
NANDA VIGO. LIGHT IS LIFE. EDIZ. ITALIANA E INGLESE
di STELLA D. (CUR.)
Stato Editoriale
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- Titolo: NANDA VIGO. LIGHT IS LIFE. EDIZ. ITALIANA E INGLESE
- Autore: STELLA D. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: JOHAN E LEVI
- Collana: CATALOGHI E LIBRI ILLUSTRATI
- Anno: 2008
- ISBN: 9788860100214
- Pagine: 260
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 700 ARTI
Classificazione CEE
- ACXJ STILI ARTISTICI: DAL 1960 CIRCA
- AKB SINGOLI DESIGNER
- AMB SINGOLI ARCHITETTI E STUDI DI ARCHITETTURA
- AGB SINGOLI ARTISTI, MONOGRAFIE D'ARTE
Il volume propone una panoramica completa sull'attività artistica di Nanda Vigo, dagli anni sessanta fino alle più recenti realizzazioni del 2005. L'importante saggio critico, a cura di Dominique Stella, ricostruisce la carriera di Nanda Vigo valorizzandone soprattutto gli aspetti artistici rispetto alla tradizionale e restrittiva visione della figura di architetto-designer. Il ricco apparato iconografico è suddiviso nelle tre sezioni arte, architettura e design, ciascuna introdotta da testi per lo più inediti di Tommaso Trini, I.J. Schoonhoven, Ettore Sottsass e Lucio Fontana, che testimoniano la capacità di Nanda Vigo di coniugare tre espressioni artistiche così diverse. Catalogo della mostra (Milano, 4 aprile-28 maggio 2006).
Il libro Nanda Vigo. Light is life di Johan & Levi contiene testi di Dominique Stella, Silvana Annicchiarico oltre che della stessa Vigo, e ci regala quattro scritti risalenti agli anni Sessanta di Lucio Fontana, Ettore Sottsass, I.J. Schoonhoven e Tommaso Trini. Il volume è dedicato, insieme alla mostra, alla memoria dell’ex presidente della Triennale, e co-fondatore della casa editrice, Alfredo de Marzio. La curatrice Dominique Stella nel suo scritto evidenzia l’unicità della figura dell’artista, la sua originalità: Nanda Vigo è un personaggio unico nella storia dell’arte contemporanea. (…) All’applicazione sistematica di formule di successo ha sempre privilegiato la sperimentazione, estendendo la sua curiosità a una ricerca profonda che, per il suo approccio e le sue radicali prese di posizione, la identifica come artista: performance, installazioni, happening fanno parte del suo linguaggio artistico, parallelamente a una attività di architetto che l’ha portata naturalmente verso il design. Nel testo di Silvana Annicchiarico si gioca volutamente con le parole, raccontando come la mostra su un’artista "della luce" sia un modo per "fare luce" sulla straordinaria figura e su uno spirito sperimentatore portato a dominare, nel vero senso della parola, gli spazi, attraverso i neon, i vetri e specchi, i riflessi e le trasparenze. Un personaggio non comune, Nanda Vigo. Anche nelle amicizie, nelle frequentazioni: Brindisi, De Pisis, Fontana, Giò Ponti, Sottsass, Manzoni. Proprio di Lucio Fontana è un piccolo scritto, datato 21 febbraio 1964, che troviamo nel volume e che sottolinea il multiforme ingegno di Nanda Vigo, dedita all’arte ma mai digiuna di conoscenze filosofiche e scientifiche: Per Nanda Vigo la filosofia e la scienza sono alla base delle ricerche per il pensiero umano attuale, per un’evoluzione antidimensionale e che modifica ora la funzione plastica dell’informazione. Poetico e pregnante il testo di Ettore Sottsass, che nel 1965 scrive di lei: per Nanda Vigo il problema non è tanto creare cose ideali che resistono nel tempo o al tempo, quanto cose irreali così trasparenti, inesistenti e smaterializzate che siano fuori del tempo e fuori dello spazio e appartengano a quel tempo immenso, che partono chissà dove e finiscono chissà dove: vanno da questa piccola terra al di là della Galassia o delle Galassie, si appoggiano su un mare di fiori di loto e finiscono.